La Nostra Storia

Chi siamo • Venezia e il caffè • Perchè il Doge

Chi siamo, il Caffè del Doge si presenta

Fondata dal Cavalier Ermenegildo Rizzardini nella primavera del 1952 a Venezia, a due passi dal Ponte di Rialto, la torrefazione artigiana veneziana (allora chiamata ExtraDoge) si distingue immediatamente per la produzione di pregiatissime miscele di caffè per espresso, oltre che per il delizioso caffè per moka casalinga, diventando in brevissimo tempo punto di riferimento e di servizio per centinaia di caffè e botteghe a Venezia e per gli amanti del caffè torrefatto fresco da gustare in casa.
Mezzo secolo di storia e di segreti custoditi gelosamente che il Cavalier Rizzardini sceglie di tramandare ad una persona appassionata e innamorata del caffè, un degno successore che farà tesoro delle cose imparate per anni nella bottega del maestro torrefattore: nell’autunno del 1995 la Torrefazione viene così acquisita da Bernardo Della Mea, che con una grande intuizione decide di chiamarla “Caffè del Doge”, realizzando con i suoi collaboratori l’ampliamento e la strutturazione da piccola torrefazione in una realtà artigianale dinamica e moderna, fortemente indirizzata all’export di caffè torrefatto per espresso. L’attività produttiva si sposta nel 2001 alle porte di Padova; una scelta obbligata da precise esigenze strutturali, logistiche e di produzione. Oggi lo stabilimento di Due Carrare è provvisto di un sistema di tostatura all’avanguardia nel suo settore, pur mantenendo le caratteristiche del metodo tradizionale di lavorazione: il “Metodo Classico Veneziano”.
Nei locali della piccola torrefazione vicino al ponte di Rialto, in Calle dei Cinque, oggi gli amanti del caffè e appassionati di tutto il mondo vengono a degustare i nostri prodotti al Caffè del Doge Coffee Bar.

La Storia del Caffè a Venezia, il Caffè del Doge

Il caffè, da infusione medicinale alla bevanda più amata a Venezia

La storia del caffè in Europa ebbe inizio nella città di Venezia: fu la prima città in Italia che sperimentò il delizioso aroma del caffè verso la fine del XVII secolo. Le documentazioni storiche riferiscono che l’ambasciatore a Costantinopoli Gianfrancesco Morosini fu il primo a menzionare il caffè, in una relazione al Senato di Venezia nel 1585.
Il merito della scoperta di una delle bevande più bevute al mondo è dei mercanti veneziani, i quali, seguendo le rotte marittime che univano l’Oriente con Venezia e Napoli, portarono i primi sacchi di caffè a Venezia.
Alcuni antichi documenti dei primi anni del 1600 testimoniano che a Venezia il caffè si vendeva ad un prezzo altissimo ed era considerato un prezioso medicinale (veniva preparato in infusione con chicchi di caffè tostati e ridotti in polvere). Verso la fine del secolo, l’infusione di caffè era così talmente apprezzata e fortemente richiesta dagli abitanti, che il senato emise un’ordinanza perchè ne venissero procurate e importate quantità maggiori per la città di Venezia.

La bottega del caffè a Venezia, un luogo d’incontro

Con la diffusione del caffè, ha inizio anche la storia delle botteghe del caffè; infatti, non molto tempo dopo la sua scoperta, il caffè divenne molto popolare: la bevanda più desiderata e ricercata dai veneziani.
Nel 1683 un evento di grande importanza segna per sempre la storia sociale e culturale della città di Venezia: nasce sotto le procuratie nuove, in piazza San Marco, la prima bottega di caffè.
Da quel momento inizia un fenomeno inarrestabile: prima a San Marco e poi in molte altre parti della città, si aprono decine di botteghe di caffè.
I “Caffè” (così venivano chiamati) erano luoghi sia commerciali che di incontro e ritrovo di persone di ogni ceto sociale: intellettuali, accademici, politici, studenti, artisti e gente comune. L’ambiente dei caffè assomigliava al salotto di casa, e il caffè veniva bevuto prevalentemente al tavolo.
Come le descrive Antonio Lamberti nel 1802,: “La bottega di caffè, era divenuta come la casa della gente d’ogni classe, d’ogni età, d’ogni condizione sociale. Le stanze erano basse, modeste, disadorne, senza vetri, mal rischiarate da una luce tremula e incerta, ma entro vi portava come un soffio di eleganza la folla varia e lieta dalle vesti graziose che si divideva in crocchi rumorosi, tra i quali il pettegolezzo fioriva e imperversava la maldicenza, mentre in certi camerini appartati si agitava intanto il fervore dei guochi rischiosi”
Nel 1750 Carlo Goldoni, famosissimo commediografo veneziano, scrisse e rappresentò al teatro Sant’Angelo di Venezia la famosa commedia “La bottega del caffè” attingendo alla realtà per creare situazioni e personaggi e trasporli in scena dipingendo così un quadro della società borghese settecentesca di Venezia. Si comprende quindi l’importanza sociale che le botteghe del caffè rivestivano per la città di Venezia: un luogo della quotidianità che si combinò perfettamente con lo spirito degli abitanti della città.
Nei secoli successivi, la fama dei caffè veneziani attirò artisti e intellettuali provenienti da tutto il mondo; per citarne alcuni : Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio, Charles Dickens, Goethe, Byron, Eleonora Duse, Amedeo Modigliani…

Il Doge di Venezia, la Storia, il Caffè del Doge

Perché il Doge? Chi era il Doge di Venezia

Il Doge era la suprema magistratura della Serenissima Repubblica di Venezia, istituita dal 697 e durata fino alla caduta della Repubblica, il 12 maggio 1797; nell’arco di mille e cento anni si successero a Venezia centoventi Dogi.
Aveva in origine un potere enorme, che venne poi limitato nel XII secolo, veniva scelto tra i nobili delle più importanti famiglie aristocratiche veneziane e, una volta eletto, manteneva la carica a vita. Il termine Doge deriva dal latino dux, che significa guida, capo.
Il simbolo più rappresentativo del Doge di Venezia è la sua particolare corona: il corno dogale. Indumento di origine bizantina, il corno veniva impreziosito con gemme, perle ed oro. Veniva confezionato dalle monache di San Zaccaria e offerto al Doge nella sua visita Pasquale alla chiesa. Un esemplare di corno dogale è conservato al Museo Correr  di Venezia.
Nel logo di Caffè del Doge è stilizzata una figura di profilo che indossa il corno dogale.
La Torrefazione Caffè del Doge dedica virtualmente i suoi caffè a questa figura così importante per la città di Venezia.

Il Caffè è un’ accademia platonica. (…) in quest’accademia non si insegna niente, ma si imparano la socievolezza e il disincanto.
Si può chiaccherare, raccontare ma non è possibile, predicare, tenere comizi, far lezione.
Claudio Magris (per gentile concessione dell’Autore)